Читать книгу Io Sono Il Tuo Uomo Nero - Un Racconto Della Contea Di Sardis онлайн
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Il laboratorio di biologia era proprio davanti a lei! Poteva nascondersi lì!
La donna aprì la porta del laboratorio, si rifugiò all'interno e senza far rumore chiuse la porta. Diede uno sguardo al laboratorio, ma non c'erano armadietti dietro di cui potesse nascondersi. C'erano dei banchi di laboratorio, progettati per far lavorare insieme due studenti. Si nascose dietro il più lontano, davanti a uno sgabuzzino a due ante.
Mentre il respiro della donna si rilassava a poco a poco, il suo battito cardiaco tornò a livello normale. Ascoltò attentamente, ma non udì nulla. Nessun passo tradiva il maniaco... nessun respiro rivelava la sua posizione.
La donna aveva sentito parlare dello Squartatore della contea di Sardis nel modo in cui aveva sentito parlare di tutto in questo luogo rurale...da voci e sussurri. Cose come: "Mia cugina l'ha sentito da sua suocera..." o "Qualcuno da Mackie diceva che...". Cose non comprovate.
O così pensava.
Ora, lei se ne rese conto.
L'ho seminato! Pensò.
L'anta sinistra dello sgabuzzino si aprì, e il maniaco balzò fuori. Il maniaco la afferrò per i capelli e poi la tirò in piedi. Poi le tirò i capelli in modo che il suo viso guardasse verso l’alto, da occhio a occhio. Il suo battito cardiaco sembrò volerle sfondare il petto, e il suo terrore si rivelò una creatura vivente.